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Come conservare il vino prima e dopo averlo stappato?

Vi abbiamo parlato di abbinamenti con il vino e delle nuove annate, ma qual è il modo migliore di conservare a casa il vino prima e dopo averlo stappato?

Ecco 4 regole d’oro da tenere a mente:

Prima dell’apertura


1) scegliere un luogo fresco con temperatura costante


È fondamentale che le bottiglie di vino siano conservate in ambienti freschi, con temperature costanti, né troppo basse né troppo alte. Gli sbalzi di temperatura possono infatti causare squilibri nel vino, ostacolandone l’evoluzione o, in caso di alte temperature, accelerarne eccessivamente la maturazione. Sconsigliamo, quindi, di conservare il vino in balcone, cucina e mansarda.

Qual è allora la giusta temperatura?
Ogni vino ha le sue temperature ideali:
Vino rosso tra i 12° e i 15° C
Vino Bianco tra i 10° e i 14° C
Vino spumante tra i 10° e i 12°C

Se l’ambiente è unico, l’ideale è che la temperatura non scenda al di sotto dei 10°C.

2) scegliere un luogo buio


La luce è nemica del vino perché può alterarlo, quindi è importante evitare che il vino entri in contatto per lunghi periodi con la luce diretta, sia naturale che artificiale.

3) disponi le bottiglie in posizione orizzontale


Per riposare in modo ideale anche il vino vuole coricarsi!
Le bottiglie di vino vanno infatti conservate in posizione orizzontale, per facilitare il contatto del vino con il tappo di sughero. In tal modo il tappo manterrà l’umidità e l’aderenza al collo della bottiglia, evitando così di seccarsi e nei casi peggiori di far penetrare l’aria all’interno della bottiglia, causando l’ossidazione del vino e, quindi, il suo deterioramento e la perdita di freschezza.

n.b. questa regola non vale nel caso di bottiglie con tappi sintetici o a vite.

4) tenete il vino lontano dai rumori e odori forti


chi riesce a riposare bene con rumori forti?!
Anche il vino ha bisogno di quiete; evitate ove possibile di sottoporre le bottiglie a vibrazioni o forti rumori, o a repentini cambi di posizione.
Inoltre, è meglio non conservare il vino all’interno di dispense con altri alimenti con odori forti: il tappo potrebbe non riuscire a tenere il vino incontaminato.

La soluzione ideale per conservare al meglio i vini è quindi una cantinetta elettrica, che in alcuni modelli consente di selezionare una diversa temperatura per ripiano.

Dopo l’apertura, se non si finisce la bottiglia, come conservare il vino?

Ciascun vino ha il proprio ciclo di vita e di consumo ideale.
Solitamente gli spumanti, i bianchi e i rosati hanno un ciclo di vita e di consumo più breve dei rossi, ma esistono delle eccezioni.

Per gli spumanti – come il nostro Cuvée Federico – e i vini frizzanti suggeriamo di gustarli al massimo entro 3 giorni dall’apertura, conservandoli in frigorifero con i tappi stopper o ermetici al fine di preservare il vino dalla perdita in anidride carbonica.

I vini bianchi, i rosati e i vini bianchi semi dolci – rientrano in questa categoria i nostri Don Ros, Vibrazioni e il Disìo – possono durare in frigorifero dai 5 ai 7 giorni. Tappateli sempre con il tappo di sughero!

Nel caso di vini bianchi e rossi importanti – come i nostri rossi Gaudis -, se conservati in luogo fresco e buio, e ritappati con tappo di sughero, possono mantenersi fino a 5 giorni.

Se siete arrivati fin qui, forse vi starete domandando se tutti i vini vanno conservati appropriatamente: la risposta è sì!
Se si tratta di vini importanti e con potenzialità di invecchiamento, non vi è dubbio. Se invece il vino dà il suo meglio stappato giovane, la giusta conservazione potrà comunque garantire che preservi tutte le sue qualità organolettiche nel lasso di tempo, sia pure breve, dall’uscita dalla cantina fino al momento in cui lo stapperete per gustarvelo.

Un esempio di vini giovani e freschi? Date un’occhiata alle nostre linee Don Ros e Vibrazioni.
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