Vendemmia è sinonimo di vita. Un ciclo che si ripete ogni anno e che segna la fine della vite e l’inizio di ciò che sarà vino. Per la nostra famiglia quest’anno è stata una vendemmia molto speciale, che sicuramente non dimenticheremo.
In Sicilia la vendemmia ha un significato forte e ben radicato: rappresenta amore, passione, tradizione, collaborazione e famiglia.
La nostra isola, dopotutto, vanta la vendemmia più lunga d’Italia: in poche parole, siamo dei veri e propri maratoneti!
In Sicilia, infatti questo periodo si protrae dal mese di agosto alle prime settimane di novembre, lo sapevate?

Ciò dipende dalle diverse condizioni pedo-climatiche delle varie zone dell’isola: se le viti si trovano in prossimità del mare – come avviene per le province occidentali di Trapani e Palermo e per le isole minori – la vendemmia avrà inizio già ad agosto; diversamente avviene per i vigneti d’altura tipici dell’Etna, dove le temperature sono più basse e rallentano la maturazione delle uve.
Come ogni anno abbiamo raccolto nella Valle dello Jato, a Marsala e anche a Grotte in provincia di Agrigento.
Ma la vendemmia di cui vogliamo raccontarvi si è svolta a Patti, in provincia di Messina, nei terreni di famiglia dove quattro anni fa abbiamo chiuso la filiera, piantando un ettaro di Nocera.

Quest’anno per noi la vendemmia ha, quindi, avuto un sapore ancora più buono.
Pochi giorni fa, infatti, si è svolta la nostra prima vendemmia produttiva di Nocera, un’antica varietà del messinese.
Essa ha indossato per noi il profumo della novità e della scoperta e ci ha trasmesso la stessa eccitazione e le stesse emozioni di un primo amore estivo, quell’amore che vivi a pieno e di cui non vedi l’ora di sapere come andrà a finire.
È con questo spirito che, insieme ai nostri collaboratori, abbiamo condiviso la raccolta del Nocera.
Attilio, Pippo, Antonino e Giovanni (detto Giovannineddu) sono parte integrante della nostra azienda. Abbiamo condiviso l’emozione del primo impianto e delle potature, la gioia della raccolta, i momenti di convivialità legati alla vendemmia e infine, la curiosità mista a trepidazione dell’attesa di ciò che questi grappoli ci doneranno.
La natura ha fatto il suo corso e adesso tocca al nostro enologo Rosario dar forma al nostro primo vino da uve Nocera.
Restate connessi, davvero. Abbiamo ancora il meglio da raccontarvi.





